Cimice asiatica - Halyomorpha halys
La “cimice asiatica” o Halyomorpha halys è arrivata nel nostro paese nel 2012 per poi diffondersi da qualche anno in maniera esponenziale: ha iniziato infatti a fare grossi danni alle colture di pere, pesche e uva, provocando fino al 90% di perdita del raccolto.
Negli USA questa cimice è nota da un decennio ma non è stato ancora trovato un rimedio efficace per limitarne la presenza; alcune zone sono soggette ad invasioni simili a quelle che noi siamo soliti attribuire alle cavallette.
Per evitare situazioni come questa, anche il cittadino “urbano” può dare un grossa mano agli agricoltori, in questa lotta, tramite l’eliminazione degli esemplari che cercano di annidarsi nelle nostre case per trascorrere l’inverno e tornare a far danni la primavera successiva.
Occorre sapere che, rispetto alla “nostra” cimice, la cimice asiatica:
- non ha antagonisti in natura, quindi non possiamo contare su alcun altro animale pronto a darci una mano per limitarne la diffusione;
- si riproduce 2 volte/anno, anziché una sola, deponendo circa 30 uova per volta: quindi ogni cimice che eliminiamo oggi assicura almeno 60 cimici in meno la prossima stagione;
- è molto più agile, quindi un po’più difficile da catturare;
- si aggrega volentieri: dove ne arriva una poi ne arrivano molte decine;
- soffre molto i climi freddi: un inverno freddo potrebbe già rappresentare un aiuto naturale;
- puzza meno della cimice “nostrana”.
Dopo aver infastidito l’amico agricoltore nel periodo estivo, la cimice viene a passare l’inverno delle nostre case, annidandosi (anche in massa) negli interstizi dei balconi, davanzali e tentando in ogni modo di entrare all’interno delle abitazioni, prediligendo i piani alti. Una nota positiva, per rassicurare la massaia che raccoglie il bucato steso e lo ripone nell’armadio: la cimice sverna da adulta, quindi non depone uova all’interno delle nostre abitazioni. Cerca semplicemente un luogo meno freddo per trascorrere l’inverno e risvegliarsi con i primi tepori primaverili. Oltre che sperare in un inverno molto freddo e che la natura faccia da sé, è opportuno che ognuno di noi faccia il possibile per eliminarle e per impedire loro di svernare nella nostre case.
In linea di massima si sconsiglia l’utilizzo di prodotti chimici, generalmente nocivi all’uomo, agli animali domestici ed agli insetti utili, oltre che poco efficace sulla cimice: spesso la sua agilità le consente di volare via prima di essere raggiunta dallo spruzzo di prodotto.
Materiali informativi
- Come distinguere l'Halymorpha halys dalla Raphygaster Nebulosa
- Cimice asiatica. Risponde l'esperto: cosa c'è da sapere e come tenere fuori l'insetto dalle nostre case
(ottobre 2019) Video realizzato dall’Agenzia informazione e comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna, nel quale Massimo Bariselli, del Servizio Fitosanitario, spiega quali accorgimenti adottare per difendersi dall’insetto e cosa c’è da sapere sulla sua diffusione e sulla ricerca dell’antagonista per contenerne gli effetti dannosi per le nostre colture - "S.o.s. Cimice - cosa fare"- volantino
- "Una pericolosa Cimice esotica" - pieghevole
- "Informazioni generiche sulla cimice" - pieghevole
Contatti
Il Servizio Fitosanitario Regionale è disponibile a fornire ogni suggerimento utile a riconoscere e limitare il problema ed è disponibile a rispondere a questo indirizzo di posta elettronica mbariselli@regione.emilia-romagna.it. Per chiarimenti è possibile contattare il Servizio Ambiente di Argelato (Geom. Michele Lenzi 051-6634652).